Project Description
Le coreografie di Margherita Pirotto dialogano, in perfetta simbiosi, con i segni di pura luce della grande installazione di Cristina Cocco, accordandosi armonicamente con le musiche del compositore Carlo Carcano.
SPETTACOLO MULTIMEDIALE LEVITAZIONI
CONSERVATORIO CESARE POLLINI PADOVA
Il primo appuntamento musicale che accompagna la mostra Visioni del suono si apre con l’accostamento di un brano dei primordi della sperimentazione elettronica padovana e uno composto nei giorni nostri, entrambi con realizzazione scenico-coreutica. Si tratta di Atrocissime tange di Wolfango Dalla Vecchia e di Levitazioni di Carlo Carcano.
Levitazioni un progetto coreografico di Margherita Pirotto ispirato all’omonimo ciclo pittorico di Cristina Cocco. Musiche di Nine Inch Nails, Meredith Monk, Carlo Carcano – Francesco Grani e Daniele Scarano spatial rendering – Carlo Carcano regia del suono
Il progetto coreografico di Margherita Pirotto e le musiche di Carlo Carcano traggono ispirazione dal ciclo pittorico Levitazioni dell’artista Cristina Cocco, risultato di un lungo lavoro di ricerca, basato sulla spiritualità della natura umana in disfacimento, dove il segreto dinamismo dell’energia vitale si visualizza in onde chiare entro cui si profilano sagome figurali luminescenti. Levitazioni, un viaggio nell’ignoto che parte dalla materia calda di un corpo morto e si trasforma in segni di luce che sfilano uno sull’altro tesi a trovare, senza svelarsi, una forma. Levitazioni trova nell’espressione della danza uno strumento di ulteriore sviluppo e definizione, in un dialogo continuo tra i molteplici linguaggi artistici: la danza, la pittura, la musica. In scena l’opera e tre danzatori (Andrea Cravotta, Alessandro Martinello e Monica Polonio) sviluppano la coreografia di Margherita Pirotto su una drammaturgia sonora elaborata da Carlo Carcano, evocando una danza armoniosa in cui materia e spiritualità dialogano in un costante trasferimento di ruoli, in uno scambio di testimone in cui il viaggio si trasforma nella cecità e nella certezza dell’ignoto.
IL LIVING LAB MUSIC DI SaMPL PER VISIONI DEL SUONO
La mostra Visioni del Suono si propone di documentare, con una ricca e spettacolare articolazione di contenuti scientifico-tecnologici, il ruolo di primaria importanza che la città di Padova ha svolto per quasi mezzo secolo nella storia della musica contemporanea in Italia, dagli anni ‘60 ai nostri giorni. Grazie ad alcuni pionieri quali Giovanni De Biasi, Alvise Vidolin, Giovanni De Poli, la pianista e compositrice Teresa Rampazzi ed il compositore Wolfango Dalla Vecchia – oggi riconosciute figure di fama internazionale – il Conservatorio “Cesare Pollini” e il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Padova strinsero un fruttuoso patto di collaborazione. La nascita di uno dei primi Corsi di Musica Elettronica nella storia dei Conservatori italiani e l’istituzione del Centro di Sonologia Computazionale resero Padova una delle sedi di maggior prestigio internazionale per la ricerca, la produzione e la didattica nel campo dell’informatica musicale. Tale contributo ha una rilevanza storica di primaria importanza e Padova viene riconosciuta come una delle città cardine per lo sviluppo delle risorse informatiche per la musica fin dagli albori di questa neonata disciplina. Le prestigiose collaborazioni con alcuni dei maggiori compositori della seconda metà del Novecento quali Luigi Nono, Salvatore Sciarrino, Aldo Clementi, Adriano Guarnieri, Marco Stroppa – e molti altri – sono del resto lo specchio dell’eccellenza della ricerca sviluppata in questa città.
Il laboratorio SaMPL, nato nel 2009 in seno al Conservatorio “Cesare Pollini” in stretta sinergia con il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Padova, rappresenta il naturale sviluppo e l’ideale prosecuzione dell’esperienza del CSC. Il contributo del Laboratorio SaMPL alla mostra Visioni del suono ripropone oggi – a molti anni dalla loro creazione nei laboratori del CSC – alcune tra le produzioni musicali storiche più significative della ricerca sull’informatica musicale in tre concerti che documentano quell’attenzione al Contemporaneo che Padova ha fortemente contribuito a creare. Apre la rassegna la recente produzione multimediale di Cristina Cocco, pittrice che si è ispirata alle ninfee dell’Orto Botanico, l’affascinante spazio espositivo che ospita la mostra Visioni del Suono. Una ghirlanda di omaggi alle figure che più intensamente hanno lavorato a Padova alle loro composizioni elettroniche – Wolfango Dalla Vecchia, James Dashow, Marco Stroppa e Fausto Razzi – si coniuga con un importante nuovo lavoro dello stesso Razzi che onorerà questa importante occasione celebrativa. Due recentissime produzioni del Laboratorio SaMPL, le opere per voce ed elettronica delle compositrici venete Annie Fontana e Maura Capuzzo, saranno presentate nel concerto conclusivo, il 31 maggio 2012, come “ultimo testimone” dello spirito di ricerca e dell’entusiasmo per l’innovazione che hanno caratterizzato il significativo contributo dei musicisti e degli scienziati padovani. (Nicola Bernardini)